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Alto Patronato del Presidente della Repubblica Comitato
Nazionale per le celebrazioni del Ministero per i Beni e le Attività Culturali Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Regione di Veneto Provincia di Padova Comune di Padova Petrarca e il suo tempo Padova, Musei Civici agli Eremitani Comunicato stampa A Padova Francesco Petrarca fu a più riprese; quasi ininterrottamente dal 1368 al 1374 (anno della morte), ospite di Francesco il Vecchio da Carrara, per il quale svolse anche incarichi pubblici. In questi anni Padova andava assumendo un ruolo prestigioso di grande centro culturale e polo di attrazione per gli intellettuali e gli studiosi dell’epoca e la casa del Poeta divenne meta di amici e visitatori illustri, come ad esempio Giovanni Boccaccio. Sulle
tracce di una presenza divenuta un simbolo per la città,
Padova organizza una grande esposizione, che fa riemergere la memoria
del Poeta, della sua attività, delle sue relazioni. La mostra sarà articolata nelle seguenti sezioni: i Carraresi e l’ambiente padovano; la cultura al tempo del Petrarca - arte e libri, musica, cultura latina e storiografia locale, cultura scientifica; Patavinitas classica - tradizione classica e memoria dell’antico a Padova in rapporto alla figura e all’opera di Petrarca; “Fortleben” - la tradizione manoscritta da Padova all’Europa e il ruolo degli studenti tedeschi all’Università; la tradizione iconografica dei Trionfi - fortuna nella pittura, nella stampa e nella bronzistica in Italia e Oltralpe fino al Seicento; petrarchismo e petrarchisti - testimonianza della fortuna delle opere del Poeta sullo sfondo del Veneto, attraverso documenti originali e editoria petrarchesca. Nella mostra saranno esposte circa 170 opere, tra queste raffinatissimi codici provenienti da prestigiose istituzioni quali la Biblioteca Nazionale di Parigi, la Biblioteca Apostolica Vaticana, la Biblioteca Marciana di Venezia, il Victoria & Albert Museum di Londra e da altre prestigiose raccolte italiane e straniere; alcuni d’aspetto preziosissimo, illustrati e miniati in modo meraviglioso; altri da osservare più da vicino, per scorgervi la mano dell’autore stesso, o di chi gli fu collaboratore, o allievo, o epigono, o semplicemente di qualcuno che, già in epoca a lui molto prossima, contribuì a diffonderne la fama. Sarà presente anche il manoscritto Vat. lat. 3196, che uscirà eccezionalmente
dalla Biblioteca Apostolica Vaticana: è il codice forse più prezioso
della lirica italiana perché contiene, autografe, 20 carte scritte
dalla mano del Petrarca in tempi diversi (dal 1336 alla sua morte). Raccoglie
alcuni dei fogli che il poeta utilizzava per i suoi primi abbozzi e che
gli servivano per le prime correzioni, sino a quando di qui egli non
trasferiva i suoi componimenti su un supporto diverso e più adatto. L’esposizione sarà certamente l’occasione
per richiamare un momento della storia e della cultura padovana, per
secoli custodito
nelle pagine dei libri, elaborato da artisti e artigiani, evocato nelle
memorie di studiosi, documentato da una ricca produzione di studi. Numerosi concerti, incontri, letture, programmati durante il periodo della mostra, aiuteranno il pubblico a conoscere meglio l’opera del grande Poeta e quanto questo influì nel suo tempo e fino ai nostri giorni.
Anonimo, sec. XIV
Coordinamento scientifico della mostra: Davide Banzato, Gilda Mantovani
Direzione della mostra:
Segreteria organizzativa: e-mail: mostrapetrarca@comune.padova.it
Comitato scientifico:
Informazioni:
Orario Musei Civici agli Eremitani: Biglietti: Visite guidate su prenotazione: |
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